eugenio lucrezi
- 08/08/2014 18:16:00
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scrive eugenio lucrezi. ringrazio alfonso per la lettura, gli amici della redazione per la pubblicazione. Chiosare la riflessione di un autore -che in questo caso è anche un amico- sul proprio lavoro letterario è un azzardo che sfiora il rischio della chiacchiera, o,peggio, dellesercizio di autocompiacimento. Aborrendo luna e laltro, colgo loccasione per dire che Lentini è per me un artista esemplare, che spazia e svaria tra prosa dinvenzione e verso, tra arte visiva e visione ridotta nella frase, con la libertà e la noncura del vero uomo di avventura, interessato più ai passi del tragitto che si trova a percorrere che alla meta da raggiungere; anche perché, da poeta, non la conosce, perché ha imparato a disconoscerla non appena poeta lo è diventato. Per uno così, per un poeta, scrivere di suo e scrivere sul lavoro di qualche altro solitario praticante come lui, è la medesima cosa. Scrivente spensierato e pensante,anche Lentini aborre la chiacchiera, per fortuna.
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